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22 maggio 2011 7 22 /05 /maggio /2011 22:01

Stamane ho vissuto nel vecchio e nuovo Mondo: era mattino presto, mi sono svegliata d’assalto, rimanendo immobile, pensando alle parole che mi erano state dette nel sogno in quel momento, il vecchio e il nuovo Mondo, il giudizio di Dio; queste erano le parole, era Dio che mi parlava e io mi sono svegliata rimanendo immobile, cercando di restare sveglia per non dimenticare quelle importanti e forti parole, ma subito ho ripreso a dormire sognando ancora che ero presente nel primo giudizio di Dio, che ha posato una panchina di ferro battuto tra il Mondo vecchio e il Mondo nuovo, sedendosi nel mezzo; Dio era rivolto verso il nuovo, alla sua destra c’era un discepolo che si è messo a scavare con un piccolo arnese con davanti, per terra, un grande specchio; al lato sinistro di Dio c’era una panchina piccola con due giovani donne che parlavano fra loro e lo specchio, che si trovava sul lato destro, prendeva tutto, visto che aveva un’angolazione perfetta per poter rispecchiare il bene e il male e io che ero rimasta dietro alla panchina dove era seduto Dio e vi era anche una grande vetrata aperta sul fianco, corsi ai ripari e sedendomi vicino a loro rimanemmo un po’ stretti, ma molto più attenti, se c’è l’amore c’è sempre chi aiuta ed è pronta a dare una mano a chi ne ha bisogno dopo mi sono trovata di nuovo sul fianco dietro alla vetrata in quel frattempo pensavo se Dio si girasse di qua cambierebbe la sua destra e la sua sinistra cosi il clima e anche l’uomo girando su se stesso vedrebbe nord e sud sullo stesso piano perché Dio ci ha creati tutti uguali a quel punto Dio si è alzato ed è venuto a fianco della vetrata, mettendosi tra il vecchio e il nuovo mondo dicendomi 200, ma solo lui poteva dire quel numero, io potevo dire massimo più di 100 e in dormiveglia pensavo: per ricordarmi potevo dire 20, 2, 120, 20%, 100%, ma non dovevo dire il numero che ha pronunciato Lui; volevo ricordare e per questo cercavo di restare sveglia, ma il sonno era forte e ancora mi riaddormentavo e sentivo dire queste parole, ogni giorno è il nuovo giorno, questo è il Mondo nuovo; giudizi, paura e ostacoli che andavano oltre l’immaginazione, non era più sullo stesso livello il Mondo vecchio e quello nuovo, ma si era creato un dislivello e con la panca ben ferma era quello l’ostacolo da togliere ed io che venivo dal mondo vecchio accompagnata dai miei familiari che mi stavano vicino a darmi una mano per togliere la panca mi accorsi che c’era un altro ostacolo: si era creato un muro molto ma molto alto ed io con lo slancio dell’amore allungai il braccio per togliere la panca che era anche inchiodata con una sola mano mentre ci mettevo tanta forza e si schiodava il muro si abbassava il vecchio e il nuovo era lo stesso mondo quel giorno era mite dappertutto era lo stesso modo che era stato diviso per le cattiverie e le ingiustizie ma la forza dell’amore ha dato aria di libertà e rispetto per tutto, con la luce del giorno, ogni giorno è il nuovo giorno: ecco il nuovo Mondo; non mi sono persa d’animo, infatti svegliandomi il mio appartamento aveva ancora tutte le tapparelle abbassate, ma come se fossero aperte, tutto era illuminato dalla luce del nuovo giorno, ma c’era un punto nella stanza molto  buio e poi mi sono ancora addormentata e Dio mi parlava ancora dicendo: ogni giorno è il nuovo giorno, dì quello che sai e in quel momento ho visto una carta che veniva mostrata dalla mano di una persona, ma ci mancava un pezzo ad un angolo, come un puzzle incompleto; Dio ha continuato dicendo hai fatto una promessa, accompagnandomi con una mano sulle spalle e lì mi svegliai ancora, vedendo di nuovo l’appartamento immerso nella luce, ma c’era un punto che era così buio che non si riusciva a vedere niente; questo svegliarmi di continuo era dovuto alle parole di Dio che mi facevano meravigliare, ma il sonno era pesante, riaddormentandomi ancora  ho visto che ero in un tunnel, con un binario nel mezzo, io piccolina sulla destra e un uomo bello e alto, somigliante a Gesù, che mi disse e mostrò che al di fuori c’era il nuovo Mondo, e mi chiese “e tu?” io potevo pronunciare la parola tutto, ma ero felice di non averla detta e ho sentito dire 500 dalla voce di Dio e 5 minuti dal voce della gente. Nel punto in cui mi trovavo vedevo l’uscita del tunnel e fuori da esso il giorno con tutto attorno i monti e montagnette senza vegetazione come lo sono i monti più alti ed io restia pensai di non correre subito nel nuovo Mondo se prima non mi fossi assicurata che non ci fosse stato un vuoto tra il vecchio e il nuovo Mondo e proprio al momento che dovevo rispondere al bellissimo uomo mi sono svegliata ed ero felice, così non ho pronunciato la parola tutto.

Il nuovo Mondo è nella luce del nuovo giorno,

è nei nostri figli,

è nell’amore verso tutti

e qui si può pronunciare tutto,

il tutto,

il tutto di un nuovo Mondo in  una sola parola,

semplice come l’acqua che ci disseta:

amore.

Le difficoltà, gli ostacoli da superare, ci sono stati sempre e ora che li conosciamo diamo un Mondo nuovo a tutti.

Svegliandomi finalmente mi alzai, aprii subito la tapparella e le parole che sentivo ancora da tutta quell’atmosfera erano “e fu fatta luce anche nel punto più buio” e difatti è stato così ancora sentivo dire “nel volo di una colomba bianca” e ancora “il primo sarà l’ultimo e l’ultimo sarà il primo”.

Vissuto e scritto sul mio quaderno per appunti mercoledì 18 maggio 2011.

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Published by Anna Rinaldi